Curriculum

Nome :---------------------------------------------Guglielmo(detto Mino) FRABETTI
Data e Luogo di Nascita:-------------------------------- 7 gennaio 1944, Roma
Domicilio:-------------------------------------------Via Andrea Fulvio, 10 -00162 Roma
Telefono:-------------------------------------------06 863 24 191 – cell.349 40 42 809
e-mail :---------------------------------------------minoautore@gmail.com

 

Iscritto alla SIAE dal 1968, inizia la sua attività di autore, vincendo il Premio Nazionale “ALMA ROMA” con il racconto “I RUMORI”.
In seguito partecipa al concorso nazionale di teatro “IL CIABATTINO”, vincendo il primo premio con l’opera teatrale per ragazzi “C’E’ UNA VOLTA BERTOLDO”, rappresentata in molte scuole d’Italia, dalla compagnia teatrale di Silvio SPACCESI.
Collaboratore artistico presso la casa discografica EMI, come autore della canzone “MALINCONIA” cantata da Tony CUCCHIARA, partecipa al festival dell’estate.
Scrive per Lando FIORINI la canzone “COME SE PO’ SPIEGA’ COS’E’ L’AMORE”, sigla della trasmissione radiofonica “Roma ‘n saccoccia”.

RADIO

Rai (RADIO 2)
Le piace la radio? – Il guasta feste- Carta bianca –Combinazione musicale –Personaggi e interpreti – Pasquino – Ribalta aperta- L’incontro – Roma piange e ride – Via Asiago Tenda- Non a caso qui riuniti – Pasqua tradizione popolare – Operazione fantasia

TELEVISIONE

Teatrino di città e dintorni- Discoteca Festival – Jeans –Noi No – Il piacere dell’estate – Tandem – Il Curiosone - Edicola Aperta – La Posta di Frate Gino
 
TEATRO

Inizia l’attività teatrale scrivendo una serie di spettacoli di cabaret .

 “Chissà perché..poi?!”,rappresentato al Puff di Lando Fiorini,
“Guarda chi c’è”, e “Tutte donne meno Otello” al teatro La Chanson.
Con lo spettacolo “Chissà perché stress”, rappresentato in vari teatri italiani, termina la sua attività di autore di cabaret.

Dal 2010 collabora con Progetto miniera  di THOMAS OTTO ZINZI  con il quale ha partecipato come attore e aiuto drammaturgia nei seguenti spettacoli:

Rinoceronti a Roma di Thomas Otto Zinzi

Il sognatore del Tempo, Lettura scenica da Stanislao Nievo

Il segreto del suo infinito, Lettura spettacolo di Thomas Otto Zinzi da Dino Buzzati

IONA, Mise en espace  di Thomas Otto Zinzi da Marin Sorescu

Invisibile blu Poema Metropolitano di Thomas Otto Zinzi con i Ragazzi del Laboratorio Teatrale di Tata Giovanni.

SOTTO IL PAVIMENTO DEL MONDO(voci dal ventre della Miniera di Morgnano) di ThomasOtto Zinzi FESTIVAL DEI DUE MONDI – SPOLETO

L’infinito che è negli uomini di Thomas Otto Zinzi da Luigi Pirandello

RISTORO DEGLI INNOCENTI di Thomas Otto Zinzi

487 – di Thomas Otto Zinzi

RITORNO A CASA, IO – di Thomas Otto Zinzi

OBBEDIENZA - di Thomas Otto Zinzi

L’ORDINE ALFABETICO DELL’UMANITA’ - di Thomas Otto Zinzi

DIARIO DI UN MALATO DI ALZHEIMER – di Cary Smith Henderson(elaborato con Thomas Otto Zinzi)

CINEMA

Dal 2015 come attore ha partecipato ad una serie di corti:

DREAMLESS – di Giuseppe Casale – Vision Academy Production
PAOLO E FRANCESCA – di Diana Bala - Vision Academy Production
COME VIDI IL CIELO – di Andrea Di Bartolo –Cine4 produzioni
IL NONNO – di Marta Marini –Prodotto dall’Universita Arte e Spettacolo
GLI INOSSIDABILI – di Chiara Borghi - Vision Academy Production
ONE AIR – dI Luca Bentivoglio - Vision Academy Production

un racconto di Guglielmo Frabetti

guglielmo frabetti

( tratto da IL NULLA CELESTE)
Inghiottito nella galleria dove la metropolitana sfreccia, dove niente ha inizio e niente finisce, un giorno che non c’ è , di un anno che  è già passato, ad un’ora che verrà, ad una fermata che non so, inizia il mio viaggio. C’è poi da chiedersi se tutto questo può essere spiegato con una piccola deviazione della mente o piuttosto per una brusca sterzata dell’anima. Fatto sta che la metro rallenta. Si ferma. Sale Miriam che è uscita di casa, per andare all’Università. Mi viene incontro emi saluta con il solito bacetto bilaterale sulle guance.

------ Hai mangiato arance? - Le dico
------ Da cosa l’hai capito?
------ Dal profumo.
------ Non sono arance, ma mandarini.

Mi fa un sorrisetto, come cercasse una complicità. Mi viene da dirle.
------ Che parliamo a fare? Sdraiamoci su un bel prato e guardiamo lassù, verso il nulla-celeste.

Questo nulla-celeste non è che un messaggio cifrato per la sua anima. Oppure una parola d’ordine. Una password. Miriam è disponibilmente distratta, non si accorgerà di niente. A volte nel bacetto di commiato, si sbaglia e anziché girare il volto finisce per darmi un breve bacio sulle labbra. Bisogna che ne approfitti. Invece mi trattengo. Mi rendo conto che non mi vuole trasmettere niente di intrigante. Sono mie supposizioni per via di questa metro affollata di odori nauseabondi, sapori acidi, ghirigori di pennarelli neri  sui sedili. Di sicuro mi invade una commozione alla gola, perché questa astronave dell’anima diretta verso una sconosciuta costellazione abitata da immagini speculari di viaggiatori, mi trova impreparato, come se l’anima avesse ricevuto una frustata. Dove stiamo andando? Verso una nuova vita? Verso una vecchia morte? Nessuno può darmi certezze.

------ Ehi, dico a te. Ti sei addormentato? – mi fa preoccupata Miriam - Io alla prossima scendo.
------ Scusami.
------ Certo che stamattina non sei di tanta compagnia
------ E’ perché stanotte ho dormito male.

La metro improvvisamente accelera. Poi una brusca frenata. Terrore negli occhi dei viaggiatori. Si ferma. Tutti tirano un sospiro di sollievo. A quale pianeta ci siamo fermati?

------ Allora? Mi stavi dicendo che stanotte hai dormito male.
------ Sì. Per via di certi brutti sogni.
------ Anch’io sogno.
------ I sogni sono le forze che vivono in noi, la nostra forza divina. La giornata non può fiorire se è tutta
-----programmata. Che ne sarà di noi senza i sogni?

------ A volte penso di sprecare i momenti della mia vita, perché non mi è dato conoscere i momenti della mia
-----morte. Le parole servono a farci sentire vivi, nel loro divenire possono essere scambiate per illusioni, miraggi,
-----immagini riflesse. Le parole non vengono, non vanno. Le parole restano come pietre nel fondo dell’anima - le
-----ripeto guardando fuori dal finestrino.

------ Accidenti, quanto sei complicato! – mi fa Miriam –
------ Dovrei trovare il coraggio di andare giù, nel fondo dell’anima dove dorme Lucifero. Rubargli la luce, poi
-----risalire su, e rinascere a nuova vita.
------ Dacci un taglio.
------ Mi sto innamorando di te.
------ Tu sei pazzo.
------ Sì, pazzo di te.

La metro si ferma. Si aprono le porte. Miriam  scende e svanisce tra la folla frettolosa.