PROGETTO MINIERA

Mamma Randagia - Backstage -

mamma randagia

Biblioteca Angelica
Roma Piazza S.Agostino, 8
4/5 maggio 2012 ore 20.30 - 6 maggio ore 18.00


Thomas Otto Zinzi
presenta il suo testo

MAMMA RANDAGIA
con
Barbara Nay
e
Marco Ubaldini

Musiche originali
Valerio Vigliar
Aiuto regia
Marcello Cantoni
Regia
Thomas Otto Zinzi

Una Mamma si perde nella città.
Un poliziotto cerca di aiutarla camminando con lei per sette ore in periferia e aiutandola a ricordare quale possa essere la strada per la Sua casa.
E’ un incontro d’anime che passerà attraverso le memorie dei due
personaggi che si aiuteranno a vicenda.
La Mamma Randagia non si è persa, si è solo allontanata
volontariamente dall’abitudine e dal ricatto dei figli, e grazie al suo grande carico d’umanità riuscirà a far trovare nei sentimenti del bravo e volenteroso poliziotto sua madre lasciata da troppo tempo in un ospizio ai margini della Memoria. Con un finale a sorpresa il poliziotto parlerà delle difficoltà per portare avanti la propria  professione in un mondo smemorato…

L’opera è stata segnalata al premio nazionale Fersen per la drammaturgia 2011

Premio Fersen
La Giuria della settima edizione del Premio Fersen, per la promozione e diffusione della drammaturgia contemporanea italiana,presieduta dal prof. Andrea Bisicchia e composta da: Fabrizio Caleffi, Anna Ceravolo, Corrado D’Elia, Ombretta De Biase, Maximilian La Monica ha segnalato tra le opere drammaturgiche MAMMA RANDAGIA di THOMAS OTTO ZINZI con la seguente motivazione

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA
Una donna anziana sembra aver perso la memoria. Il poliziotto che l’ha trovata in strada, cerca di  farsi dire dove abita e dove può rintracciare i suoi figli. Fra i due si stabilisce così un dialogo confidenziale che, scevro da patetismi,  rivela man mano le difficoltà e il senso di abbandono vissuto dalla donna che, ormai vecchia e non più utile ai figli, viene da loro trascurata, ma anche ci offre un quadro della desolante vita privata del poliziotto. La commedia mette in scena con buon ritmo, soprattutto nella prima parte, la diffusa difficoltà di relazione, tipica della vita di oggi, ed è rappresentabile con qualche modifica