A Rosa, la mia seconda madre.

Rosa

 

Mi mancheranno i tuoi pennoni al sugo
Mi mancheranno i tuoi racconti americani
In un pomeriggio d’estate romano-africano
Mi mancheranno i tuoi complimenti
Alla fine di uno spettacolo
Anche se una volta mi hai confessato
Che certe parole di Thomas mica le capivi tanto.
Ma tu capivi con il cuore, un cuore grande
Che accoglieva chiunque bussasse alla tua porta.
Anch’io ho bussato e tu mi hai aperto
E da quel giorno ti ho considerato
Come una seconda madre perché la mia
Se n’era andata prima di te in quel grande cielo
dove stanno tutte le madri del mondo.
E adesso io che faccio? Come posso mandarti un segnale?
Ma certo, siccome la sera prima di addormentarmi
rivolgo sempre una domanda a mia madre,
vorrà dire che da stasera la stessa domanda la farò anche a te:
“Ma’, come stai ma’?”

 

A Rosa, la mia seconda madre.
Roma,1 aprile 2019
Mino
(Guglielmo Frabetti )